Gent.ma On. Ministra Lucia Azzolina,
e p.c. gentilissime/i:
On. Anna Ascani, Dott. L. Fiorentino, M. Bruschi, S. Milazzo,
Dott. F. Sinopoli FLC CGIL, M. Gissi FSUR CISL, G. D’Aprile FED UIL SCUOLA RUA, E. Serafini CONFSAL SNALS, M. Pacifico ANIEF, A. Giannelli ANP CIDA, D.A. Fratta DIRIGENTISCUOLA Di.S.Conf
Le società scientifiche accademiche di ambito pedagogico e didattico esprimono apprezzamento per “PROTOCOLLO D’INTESA PER GARANTIRE L’AVVIO DELL’ANNO SCOLASTICO NEL RISPETTO DELLE REGOLE DI SICUREZZA PER IL CONTENIMENTO DELLA DIFFUSIONE DI COVID 19”, emanato il 6 agosto dal Ministero dell’Istruzione, segnatamente per l’attenzione palesata verso le persone in condizione di fragilità, per l’impegno a garantire, anche in sede di reclutamento, la necessaria continuità didattica, con particolare attenzione all’insegnamento di sostegno e per l’impegno a reperire nuove risorse economiche per la scuola.
Le società scientifiche accademiche di ambito pedagogico e didattico esprimono, tuttavia, profondo SCONCERTO E PREOCCUPAZIONE per la scelta effettuata di escludere dalle scuole la figura del pedagogista, prevedendo invece altre figure per “coadiuvare le attività del personale scolastico nell’applicazione di metodologie didattiche innovative e nella gestione degli alunni con disabilità, con DSA e con disturbi evolutivi specifici o altri bisogni educativi speciali”, come recita il punto 6 del documento.
Si sottolinea che la competenza in merito alle metodologie didattiche, in presenza e a distanza, nonché alla gestione didattica ed educativa di allievi con disabilità, DSA e BES è di pertinenza specifica di professionisti laureati in ambito pedagogico e didattico (educatori professionali socio-pedagogici, insegnanti curricolari e specializzati e pedagogisti).
Come risulta evidente da una recente ricerca nazionale promossa dalla SIRD per avviare un confronto sulle modalità di didattica a distanza adottate dalle scuole e dai singoli insegnanti nel periodo di sospensione dell’attività didattica in presenza dovuta all’emergenza Covid-19, la scuola italiana palesa da tempo (tra gli altri) problemi di natura educativa, didattica e valutativa, che l’emergenza non ha fatto altro che acuire e rendere ancora più evidenti.
L’utilizzo della DAD ha evidenziato una serie di carenze strutturali, ma anche di potenzialità e competenze, che da tempo sono oggetto di indagine da parte degli studiosi di pedagogia e didattica.
I problemi emersi in ordine alla DAD suggeriscono che il Ministero si avvalga della collaborazione, per l’innovazione didattica, di esperti di tecnologie educative e didattiche.
Le problematiche degli allievi con disabilità, DSA e BES richiedono, inoltre, una forte azione inclusiva, pedagogica e didattica, sorretta da specifiche competenze scientifiche pedagogico speciali che non è possibile escludere.
Oltre al supporto psicologico, occorre un supporto pedagogico-didattico specifico, se si vuole effettivamente migliorare l’azione didattica dei docenti e rafforzare l’alleanza scuola-famiglia: è necessario, quindi, introdurre figure specializzate di Pedagogisti come previsto dalla legge 107 del 2015. Per questo chiediamo al Ministero dell’Istruzione e ai firmatari del Protocollo d’intesa di riconsiderare il punto 6 per mettere in atto un’azione coerente con gli intenti dichiarati, che interpelli quindi, come esperti, esponenti delle società scientifiche di pedagogia e didattica.
Chiediamo in tempi rapidi un incontro su questi punti, aperto anche alle rappresentanze sindacali.
Ringraziando per l’attenzione,
i presidenti delle Società accademiche di pedagogia e didattica:
Simonetta Polenghi, SIPED – Società italiana di pedagogia
Luigi D’Alonzo, SIPES – Società italiana di pedagogia speciale
Liliana Dozza, SIREF – Società italiana di educazione e formazione
Fulvio de Giorgi, CIRSE – Centro italiano di ricerca storico-educativa
Mario Lipoma, SIEMES – Società italiana di educazione motoria e sportiva
Pietro Lucisano, SIRD – Società italiana di ricerca e didattica
Pier Cesare Rivoltella, SIREM – Società italiana di ricerca sull’educazione mediale