Warning: Undefined array key -1 in /home/customer/www/siped.it/public_html/wp-includes/post-template.php on line 330
2019-05-06 - Criteri passaggi SSD area pedagogica - SIPED

2019-05-06 – Criteri passaggi SSD area pedagogica

2019-05-06 – Criteri passaggi SSD area pedagogica

Logo Siped

Criteri i utili per l’autoregolamentazione e la valutazione delle richieste di passaggi tra settori scientifico-disciplinari dell’Area Pedagogica
(M-Ped/01, M-Ped/02, M-Ped/03, M-Ped/04; M-EDF/01, M-EDF/02)

La nota MIUR n. 6868 del 25/05/2018, a firma Livon, avente per oggetto i passaggi di Settore Scientifico Disciplinare (SSD), di Settore Concorsuale (SC) e di Macro Settore Concorsuale (MSC), costituisce uno stimolo, nella nostra comunità scientifica (alla luce, naturalmente dell’atto normativo principe, ovvero il D.M. 30 ottobre 2015 n. 855 Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 20 novembre 2015 n. 271 sulla Rideterminazione dei macrosettori e dei settori concorsuali) per l’avvio di una riflessione, il più possibile condivisa con tutte le Società Scientifiche Pedagogiche, utile a riattualizzare le ragioni dell’Intesa CRUI/CUN del 23/04/1999 sui richiedenti cambi di settore disciplinare. La suddetta intesa, come è noto, invitava le Università ad adottare un medesimo indirizzo di comportamento nei regolamenti destinati a disciplinare i trasferimenti (sia interni che fra Atenei) di professori e ricercatori per la parte specifica inerenti le richieste di cambiamento di settore scientifico-disciplinare. Se per un verso, infatti, va salvaguardata l’autonomia delle Università nella capacità di valutare i risultati scientifici dei docenti, per altro verso occorre, a un livello superiore di sistema, valutare anche gli impatti che i trasferimenti di settore scientifico-disciplinare apportano al panorama accademico nazionale. A queste ragioni la nota Livon aggiunge il richiamo d’attenzione sul fatto che i docenti vengono immessi nel ruolo e inquadrati in un SC e SSD specifico al termine di procedure indette dagli Atenei alla luce di motivate esigenze di ricerca e di didattica nell’ambito di uno specifico SC. Non si comprenderebbero dunque le ragioni soprattutto di coloro che avanzano richieste dopo poco tempo dalla vincita di un concorso in uno specifico settore, né quelle di coloro che non le comprovino sulla base di giustificate e mutate esigenze degli Atenei in termini di ricerca e di didattica. In tal senso, considerato l’elevato e crescente numero di domande proposte al CUN per trasferimenti di settore provenienti dal macrosettore pedagogico, a garanzia della coerenza dei criteri di valutabilità delle domande dei richiedenti, nella filiera Dipartimento-Ateneo-CUN, occorre richiamare la nota Lenzi del 20/06/2012 (avente per oggetto la determinazione in merito alle procedure per la sottoposizione al Consiglio Universitario Nazionale delle domande volte al passaggio di settore scientifico-disciplinare e/o di settore concorsuale) che ha ritenuto opportuno che le istanze di passaggio venissero presentate dall’interessato alla struttura di riferimento e trasmesse al CUN dal Rettore, o suo delegato, con allegate le delibere degli organi statutari competenti. A tale riguardo, è opportuno che le strutture di ateneo offrano garanzie sui livelli di qualità scientifica e di ricerca del richiedente acquisendo pareri qualificati provenienti dal settore richiesto.
In questa direzione si muove l’iniziativa della Consulta delle Società pedagogiche circa la definizione di specifici criteri che possano aiutare coloro che intendono avanzare istanze di passaggio di settore ad autovalutarne l’opportunità anche e soprattutto sulla base di ragioni scientifiche. Tale autodisciplina gioverebbe alla disseminazione di un messaggio di merito fra i giovani studiosi che intraprendono un cammino di specializzazione entro un settore scientifico-disciplinare e che sono chiamati, anche dalle linee guida dell’ANVUR, a coltivare temi, pubblicazioni e curricola entro quello specifico settore, pena, spesso, la mancata abilitazione.

Si ricordano le declaratorie dei SSD pedagogici:

Declaratorie dei settori scientifico-disciplinari concorsuali ai sensi dell’allegato B del Decreto Ministeriale 4 ottobre 2000,
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2000 n. 249 – supplemento ordinario n. 175

M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE
Il settore include due ambiti di ricerca differenziabili per l’immediatezza delle implicazioni applicative. Il primo comprende l’area delle ricerche pedagogiche di carattere teoretico-fondativo ed epistemologico-metodologico; in particolare raccoglie le competenze che hanno una tradizione trattatistica e speculativa e che pongono le basi teoriche e procedurali per le competenze pedagogiche. Il secondo ambito di ricerca è caratterizzato dall’attenzione per i bisogni educativi e formativi nella società e nelle organizzazioni e dalle ricerche sulle attività educative connesse ai cambiamenti culturali e degli stili di vita e sulle implicazioni educative dei nuovi fenomeni sociali e interculturali. Comprende altresì l’educazione permanente e degli adulti.
M-PED/02 STORIA DELLA PEDAGOGIA
Gli studi nel settore riguardano la ricostruzione dello sviluppo storico della riflessione e della ricerca pedagogica, lo sviluppo della scuola, delle istituzioni e delle pratiche educative viste nel contesto socio-culturale di appartenenza nonché la storia e la letteratura per l’infanzia.
M-PED/03 DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
Il settore raggruppa le ricerche a carattere applicativo e pragmatico che riguardano la didattica, le tecniche e le tecnologie educative sia in ambito scolastico sia nel più vasto contesto della formazione. Comprende inoltre le ricerche sulle forme didattiche applicate all’handicap, all’attività di sostegno e di recupero, all’inserimento e all’integrazione e, in generale, al trattamento pedagogico della differenza.
M-PED/04 PEDAGOGIA SPERIMENTALE
Il settore comprende le ricerche a carattere applicativo ed empirico, con impostazione sperimentale, relative alla valutazione delle competenze e dei rendimenti scolastici e dei processi di formazione, nonché quelle relative alla progettazione e alla valutazione delle tecnologie e tecniche educative e degli interventi nei sistemi scolastici. Comprende altresì le competenze metodologiche necessarie alla ricerca didattica e docimologica.
M-EDF/01 METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE
Il settore, riferibile a quello denominato “scienze dell’attività motorie” istituito dal decreto legislativo 8 maggio 1998 n.178, si occupa dello sviluppo e dell’insegnamento di teorie, tecniche e metodi per l’educazione fisica e motoria generali o rivolte a particolari gruppi o classi di età.
M-EDF/02 METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE
Il settore, riferibile a quello denominato “scienze delle discipline sportive” istituito dal decreto legislativo 8 maggio 1998 n.178, si occupa dello sviluppo di teorie, tecniche e metodi per l’allenamento e per la pratica delle differenti attività sportive e delle valutazioni dei rendimenti e delle attitudini atletiche.

La Consulta delle Società pedagogiche raccomanda i seguenti

Criteri per i passaggi tra SSD dell’area Pedagogica
(M-Ped/01, M-Ped/02, M-Ped/03, M-Ped/04; M-EDF/01, M-EDF/02)

1) Pubblicazioni nel curriculum del candidato e specificamente nell’ultimo triennio focalizzate sui temi cardine del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio che siano collocate editorialmente in collane e riviste di fascia A.
2) Attività convegnistica e congressuale dell’ultimo quinquennio sui temi cardine del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio.
3) Attestazioni dell’ultimo quinquennio di progetti di ricerca locali, nazionali e internazionali con impostazioni focalizzate sui temi cardine del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio.
4) Attestazioni dell’ultimo quinquennio di partecipazione a gruppi di ricerca nazionali e internazionali impegnati nello studio dei temi cardine del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio.
5) Insegnamenti dell’ultimo quinquennio nelle didattiche delle discipline di base e caratterizzanti del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio.
6) Docenza e/o direzione di corsi di aggiornamento, master, perfezionamento sui temi del settore scientifico-disciplinare nel quale il richiedente chiede il passaggio.
7) L’idoneità conseguita nell’ASN non può essere considerata in sé elemento esclusivo per la richiesta di passaggio di settore scientifico-disciplinare in assenza delle caratteristiche curriculari sopra evidenziate, atteso che nei settori concorsuali esistono settori scientifico-disciplinari con caratteristiche chiaramente differenziate.

La Consulta delle Società pedagogiche chiede ai Rettori, ai Direttori di Dipartimento e ai Presidi di Facoltà di:

  1. attenersi, nei passaggi di SSD, al parere del CUN anche se questo non è vincolante;
  2. prevedere nelle commissioni per l’affidamento di contratti d’insegnamento nell’Area pedagogica la presenza di professori di Area pedagogica e, se possibile, degli stessi settori scientifico-disciplinari per i quali sono stati banditi i contratti di insegnamento;
  3. curare una adeguata rappresentanza nelle commissioni di concorso di docenti del settore scientifico-disciplinare per cui è stata bandita la procedura comparativa e/o valutativa.

I presidenti delle Società pedagogiche

Simonetta Polenghi, SIPED
Roberta Caldin, SIPES
Fulvio de Giorgi/Antonia Criscenti, CIRSE
Mario Lipoma, SIEMES
Pietro Lucisano, SIRD
Umberto Margiotta, SIREF
Pier Giuseppe Rossi, SIREM
Carla Xodo, CIRPED

Roma, 15.04.19

Testo

Articoli correlati