Care socie e cari soci,
come ho avuto modo di dire a Bari nel nostro convegno annuale, la rivista Siped sta attraversando un rapido processo di rinnovamento, che prosegue l’opera di costante miglioramento portata avanti dai precedenti direttivi e che è imposta dalla necessità di adeguarsi ai criteri ANVUR/indicizzazione. Il 7 giugno il prof. Roberto Sani, attuale rappresentante dell’area pedagogica per le riviste in seno all’ANVUR, nel corso di un incontro promosso dalla Consulta delle società pedagogiche per i direttori di riviste, ha chiaramente evidenziato i problemi esistenti per la nostra area.
Pedagogia Oggi dal n.1/2018 è on-line Open Access. Il numero 1/2018 è l’ultimo in versione anche cartacea. La periodizzazione è stata spostata a giugno e dicembre. La struttura della rivista, già in corso di modifica in quel numero, cambia dal n.2/2018: una parte monografica con call for papers e una parte miscellanea. Il direttivo Siped individua le tematiche, sempre aperte a tutti i SSD, e gli editors delle call. Le norme e i tempi sono esplicitati chiaramente on-line. L’inserimento degli articoli e il processo di referaggio, a doppio cieco, sono tracciati grazie alla piattaforma OJS. La scheda di referaggio è cambiata e consente l’anonimato del referee. Il sito di Pedagogia Oggi è ora disponibile anche in inglese.
Dobbiamo tenere presenti i criteri ANVUR, ma anche quelli internazionali: essere Open Access non è infatti sufficiente. Occorre indicizzare la rivista, processo che richiede tempo e che costa. Premessa indispensabile è che la rivista sia inappuntabile: di qui l’impossibilità di ammettere fuori tempo, di accettare abstract con una versione inglese (imprescindibile per quanto sopra) approssimativa, di accettare articoli con sistema citazionale non corretto, etc.
Nello stesso tempo, la nuova struttura della rivista ne fa uno strumento aperto alla partecipazione potenziale di tutti i soci, anche giovani. Le prime due call hanno infatti registrato una alta adesione. La call La pedagogia dell’infanzia tra passato e presente: questioni e prospettive ha visto la presentazione di 47 abstract, 14 rifiutati per ragioni formali, 18 rifiutati in seguito a valutazione e 15 accettati. Gli articoli sono ora in fase di referaggio doppio cieco. La call Spazi e luoghi dell’educazione ha registrato un ulteriore successo: 102 abstract pervenuti, dei quali 41 esclusi per ragioni formali. Dei rimanenti, 36 hanno ottenuto punteggio pieno: una volta inviato l’articolo entro marzo, andranno in referaggio. Data la straordinaria partecipazione alla call, il direttivo ha infatti deciso di ampliare il n.1/2019 della rivista, con i costi relativi.
Ancorché on-line siano espliciti i criteri per la partecipazione, ricordo qui ancora le ragioni formali di esclusione: autore (o coautore) non socio Siped o non in regola con la quota; invio oltre il termine; mancanza di abstract in inglese o inglese insufficiente. La presenza di abstract e parole chiave in italiano e in inglese rivisto da madre lingua sono condizioni fondamentali per l’indicizzazione. Il direttivo ha approvato di sostenere economicamente la revisione finale da parte di madrelingua esperto, ma è evidente che inviare un abstract non corretto significa non ottemperare alle regole minime.
La valutazione sul contenuto tiene conto dei criteri VQR, quindi considera in primis l’originalità della proposta, la novità delle fonti, il rigore metodologico, l’impatto. Molta attenzione quindi va posta nel mettere in luce con chiarezza l’oggetto dell’indagine, la metodologia seguita, gli esiti della ricerca. La bibliografia deve essere adeguata. La lunghezza non deve superare quanto richiesto. Gli abstract fuori tema sono esclusi.
Il controllo dell’osservanza di queste norme garantisce la serietà e l’obiettività del processo, che viene verbalizzato e posto agli atti, per i controlli ANVUR/banche dati.
È interesse di tutti che la rivista prosegua nella sua strada di crescente qualità: confido che chi non ha superato l’accettazione o non la supererà in futuro comprenda le ragioni di una rigorosa selezione scientifica. La nostra rivista è aperta a tutti soci e deve costituire motivo di orgoglio potervi pubblicare. Abbiamo anche aperto a stranieri di rilievo, invitati. Stiamo seguendo una strada non facile, ma necessaria. È con grande soddisfazione che abbiamo visto una crescente partecipazione di alta qualità, tanto appunto da far sì che il direttivo programmasse un numero speciale, per non escludere proposte ottime, provenienti da colleghi di tutta Italia e dei diversi SSD. Serietà, partecipazione, attenzione ai giovani sono, come sapete, i nostri obiettivi.
Ringrazio sentitamente gli editors dei prossimi numeri e i redattori Pia Cappuccio, Gabriella D’Aprile, Emiliano Macinai per il costante e attento lavoro che svolgono con dedizione per la nostra rivista.
A tutti voi i miei migliori saluti
Simonetta Polenghi