Care socie e cari soci,
ieri mattina all’alba, dopo una notte di votazioni, è stato approvato alla Camera l’emendamento alla legge di stabilità che condensa gli aspetti principali del ddl Iori. L’iter legislativo, come sapete, è stato travagliato e pieno di ostacoli sino all’ultimo. Per quattro anni, dal 2014, l’on. Iori ha perseguito con tenacia e lungimiranza l’obiettivo, senza mai cedere di fronte alle difficoltà continue e all’ostracismo di altre categorie professionali ben più forti, dai medici agli psicologi. Una volta ottenuta l’approvazione alla Camera, con l’appoggio dell’on. Binetti (relatrice on. Santerini), la legge si era ingolfata al Senato, dove è rimasta bloccata per un anno e mezzo, per via degli emendamenti posti, infine bocciati dal MEF. Una volta finalmente ritirati gli emendamenti, la VII Commissione del Senato ha richiesto la deliberante, per poter così approvare la legge in commissione, dato che non c’erano ormai più i tempi per andare in aula al Senato. Tale procedura però richiede non solo l’unanimità, che ora finalmente c’era, ma anche l’assenso del governo. La sopraggiunta opposizione della ministra Lorenzin, che escludeva gli educatori socio-pedagogici dall’ambito socio-sanitario, ha impedito questa via.
L’on. Iori però aveva preventivato questa possibilità, che significava la morte del ddl, e aveva prudentemente messo in atto una manovra d’emergenza, ossia aveva depositato un emendamento nella legge di bilancio, che conteneva gli aspetti principali della legge, e aveva seguito passo a passo anche questa strada.
Il 20 dicembre 2017 finalmente il risultato è stato raggiunto. Numerose sono state le mediazioni necessarie nel corso di questi quattro anni: l’ultima è quella che esclude gli educatori socio-pedagogici dall’ambito socio-sanitario. Chiunque però conosca l’iter di questa legge, sa bene che questo è il risultato migliore che si potesse raggiungere oggi e che, come ha scritto l’on. Iori, si tratta di un punto di partenza, un punto però fondamentale, che riconosce la dignità del lavoro di decine e decine di migliaia di educatori e pedagogisti, che assolvono un compito di grande importanza nella società e che finalmente vedono affermata per legge la loro professionalità. Salutiamo quindi con grandissima soddisfazione questo risultato, che premia la straordinaria costanza e l’intelligente determinazione dell’on. Iori, che ha saputo mediare ma anche imporsi. Da anni il mondo pedagogico chiedeva il riconoscimento giuridico di educatori e pedagogisti, da anni la pedagogia accademica lavorava per questo traguardo. All’on. Iori esprimiamo la nostra riconoscenza per la generosità con al quale si è spesa sino all’ultimo. Grazie a lei, grazie ai colleghi e alle colleghe che l’hanno sostenuta in tutta Italia, grazie agli studenti e alle associazioni pedagogiche che si sono mobilitate. La pressione congiunta del mondo accademico e di quello sociale hanno amplificato l’istanza portata avanti dall’on. Iori. La Siped ha sostenuto da subito questa battaglia e ha creduto fortemente in essa. Domani penseremo, insieme, a come attuare e migliorare la legge. Oggi possiamo intanto gioire per questo straordinario traguardo raggiunto nonostante i mille ostacoli, per una cultura pedagogica seria, impegnata e coerente.
Prof.Simonetta Polenghi
Presidente Siped (Società Italiana di Pedagogia)
Ordinaria di Storia della pedagogia
Università Cattolica del Sacro Cuore Milano